Il tema è così delicato che è utile tornarci dunque ribadiamo che mancano docenti di sostegno nelle scuole italiane.
Il MIUR al fine di garantire la completa inclusione scolastica e il successo formativo degli allievi disabili deve provvedere a riempire le lacune attualmente presenti negli organici allo scopo offrire il giusto sostegno alla classe.
Il successo formativo degli allievi diversamente abili passa da un pieno coinvolgimento della classe e ciò non avviene se non è presente un docente facilitatore.
Tale presenza è estremamente utile alla didattica, ma in particolare alla didattica speciale poichè il docente specializzato è in possesso delle competenze necessarie per facilitare la comprensione e l’apprendimento delle varie discipline, favorendo non solo il successo scolastico ma migliorando l’autonomia personale degli allievi disabili.
La formazione generale dei docenti curriculari spesso è focalizzata sull’insegnamento della disciplina e prevede meno competenze sull’inclusione degli alunni diversamente abili. Ecco perchè è fondamentale la collaborazione fra le due figure che – ribadiamo – sono entrambe titolari della classe.
Un errore che spesso si commette è quello di pensare che il docente di sostegno sia un facilitatore solo per l’allievo disabile e non per l’intera classe. La figura del docente specializzato andrebbe dunque vista come una risorsa e “sfruttata” per le sue competenze.
[…] offre più posti vacanti – così come hanno denunciato nei giorni scorsi attraverso il loro portale i docenti di sostegno – è appunto l’organico di sostegno. La situazione è […]