Gentili colleghi,
sono un docente di sostegno in servizio presso una scuola superiore di Milano.
Vi scrivo per segnalare un problema comune che riguarda la categoria che di anno in anno si sta aggravando sempre più. La questione sono gli allievi certificati DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento, i colleghi su posto comune sempre più spesso delegano la gestione di questi studenti ai docenti di sostegno.
Per deontologia professionale ovviamente la maggior parte di noi se ne fa carico spesso però togliendo del tempo prezioso agli allievi diversamente abili della classe.
Tale pratica è possibile?
Giovanni.
Gentile collega,
come ben sai gli allievi #DSA – Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono allievi della classe e quindi del docente su posto comune o se preferisci per semplificare il docente titolare della disciplina. A stabilirlo non siamo noi ma la legge Legge 170 08/2010 – Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, il Decreto n.5669 del 12/07/2011 – Linee Guida, la Direttiva Ministeriale 27/12/12 – Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica ed infine la Circolare Ministeriale 6 marzo 2013 – Indicazioni Operative inerenti la Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012.
Tuttavia il docente di sostegno può e deve dare un “aiuto” essendo anche lui titolare della classe ma senza trascurare l’allievo diversamente abile al quale si è assegnati come facilitatore all’interno della classe per favorirne la completa inclusione.
Tienici al corrente sugli eventuali sviluppi.