Il PEI sta lasciando il posto all’ICF. I docenti di sostegno dovranno prendere confidenza con questo nuovo modello da compilare ad inizio anno scolastico.
Per ICF si intende: Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute.
Cos’è l’ICF e come si compila
La Classificazione Internazionale del Funzionamento ha lo scopo di descrivere in man iera dettagliata lo stato di salute della persona disabile (permanente o provvisoriamente) in relazione in relazione ai loro ambiti (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere tutte quelle difficoltà che nel contesto di riferimento possono causare difficoltà.
A differenza delle classificazioni del passato, ha lo scopo di descrive le situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto ambientale evidenziando l’unicità di ogni persona piuttosto che mettere in risalto la sua salute o la sua disabilità.
ICF – Performance e capacità
L’ICF ha lo scopo di racchiudere in un solo documento (una sorta di carta di identità della persona disabile) le classificazioni della disabilità, evidenziando anche lo stato di salute, comprese le malattie croniche, i disturbi, le lezioni o i traumi.
L’ICF inoltre evidenzia la Partecipazione della persona disabile alla vita quotidiana descrivendo i problemi che deve affrontare per via della sua disabilità permanente o temporanea.
Per performance invece si intende la descrizione dettagliata di cosa la persona disabile è in gradi di fare nel suo ambiente, che sia quello domestico, quello ospedaliero o quello scolastico, poco importa.
Descrive inoltre il livello di funzionamento escludendo i facilitatori o barriere riconosciuti come rilevanti per quell’attività o funzione.
Come si compila l’ICF a scuola
Fatta questa breve premessa, passiamo alla compilazione dell’ICF relativo ad un allievo disabile. In calce al nostro post avremo inoltre cura di mettere a disposizione di tutti i docenti di sostegno, ma anche di quelli curricolari, sia di un esempio di ICF da scaricaricare, che il link alla guida per acquistare il manuale – nostro parere – estremamente utile ai docenti di sostegno.
Il PEI -ICF diventa dunque una sorta di carta di identità dell’allievo disabile.
La parte principale resta identica a quella del classico PEI (non a caso si chiama ancora PEI – ICF).
Sono riportati i dati dell’allievo, dei genitori, dei fratelli. Viene evidenziato il curriculum scolastico, l’orario che segue a scuola, se fa uso di farmaci, se è affetto da allergie eccetera.
Interventi riabilitativi – ICF
Particolare importanza ha la scheda relativa agli interventi riabilitativi dell’allievo con disabilità. vanno specificati in maniera dettagliata i tipi di trattamento al quale è stato sottoposto in passato e se magari li segue ancora, come ad esempio: Riabilitazione logopedica, Riabilitazione neuropsicomotoria, Riabilitazione FKT,Riabilitazione cognitiva.
Se vi è l’intervento dello psicologo a scuola, le aventuali attività svolte dalle strutture socio-sanitarie o dalla famiglia o da altri soggetti.
Risorse materiali o altri servizi
Altro aspetto da non trascurare è la descrizione dei materiali didattici utilizzati dall’allievo come ad esempio: Calcolatrice, proposte didattiche diversificate, uso di testi Erickson, mappe concettuali e materiali sul web. Se ha necessità di Adattamenti ambientali ed Ausili, se è autonomo nel recarsi a scuola, se è accompagnato dai genitori o se arriva in autonomia con i mezzi pubblici, se ha necessità della mensa, se è autonomo nel cibarsi eccetera.
Questa che abbiamo descritto è la prima fase dell’ICF, la carta di identità dell’allievo.
In un successivo post invece inizieremo ad entrare nel dettaglio circa la compilazione del PEI- ICF.
Intanto consigliamo agli interessati di acquistare la guida alla compilazione contenente i vari codici ICF.
Acquista la classificazione internazionale dell’OMS ICF – docenti di sostegno