Il giorno 04 del mese di Dicembre dell’anno 2017, presso il Servizio di Neuropsichiatria di Roma si è riunito il Gruppo di Lavoro Tecnico per esaminare ed approvare il Piano Educativo Individualizzato dell’alunno Ciccio Pasticcio. Sono presenti la Dott.ssa Misuraca, i Professori Muzio, Stotta Paola, l’educatrice Cicia e il Sig. Papà dell’allievo.
L’insegnante di sostegno relaziona la situazione di partenza dell’alunno, evidenziando dei problemi nella relazione con alcuni compagni di classe. Infatti Ciccio viene isolato da certi compagni, che in alcuni episodi lo hanno anche insultato e deriso. Il suo carattere impulsivo lo porta, inoltre, a riferire ai docenti tutti i comportamenti scorretti dei suoi compagni e non solo quelli a lui rivolti, e queste accuse compromettono ancora di più i rapporti con i compagni di classe; per cui sia i docenti sia i genitori gli hanno più volte consigliato di assumersi solo le proprie responsabilità, in quanto ci sono i docenti preposti alla gestione disciplinare della classe e non è richiesto il suo intervento.
La dott.ssa Misuraca sostiene che questo comportamento possa essere un modo per controllare l’aggressività fisica che fino a qualche anno fa dominava i suoi comportamenti; infatti poiché Pasticcio sta male se i compagni lo insultano in quanto è consapevole di essere diverso da loro, ma non può reagire fisicamente, anche se lo vorrebbe, allora richiede la protezione dell’adulto riferendo il comportamento scorretto a cui ha assistito o che ha subito.
Ciccio ha stretto una forte amicizia con un compagno di classe, che ha coinvolto anche in attività extrascolastiche; ma secondo il parere della dottoressa e dell’educatrice bisogna tenere sotto controllo questo rapporto di amicizia per evitare che possa isolare ulteriormente i due ragazzi dal gruppo classe; per cui suggeriscono di modificare spesso i posti assegnati per permettere a tutti i ragazzi di conoscersi meglio.
Permane l’incapacità di Ciccio di gestire il materiale scolastico e le consegne e nonostante i richiami dell’insegnante di sostegno, giornalmente il ragazzo ha solo in parte il materiale necessario e non è puntuale con le consegne; quindi bisogna ancora lavorare molto e collaborare con la famiglia per rafforzare il senso di autonomia e responsabilità che risulta inadeguato. Si stabilisce che, a causa delle difficoltà didattico-disciplinari, l’alunno seguirà una programmazione differente dai programmi ministeriali.
Devo compilare la relazione finale e piani d intervento per il prossimo anno scolastico per una bambina di tre anni con disturbo dello spettro autistico .Il vostro aiuto sarebbe fondamentale…grazie