Le disgrafie sono difficoltà che riguardano la grafia e non appartengono al gruppo dei disturbi linguistici (come le difficoltà di scrittura), ma a quello dei disturbi prassici.
La scrittura, in quanto attività grafica, richiede una corretta programmazione e coordinazione di sequenze motorie integre, cioè sincronismo nella coordinazione occhio-mano e controllo della motricità fine e della coordinazione delle dita.
Anche una buona capacità di percezione visiva e di orientamento spazio temporale sono indispensabili per scrivere
È possibile classificare le disgrafie in due gruppi: disgrafie semplici e disgrafie specifiche.
Le disgrafie semplici sono associate a lievi difficoltà ed incertezze nella padronanza del segno grafico, caratteristiche degli stadi iniziali dell’apprendimento della scrittura, che generalmente migliorano con il tempo e con la pratica.
Le disgrafie specifiche si presentano in soggetti con capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali.
Inizialmente presentano le stesse caratteristiche delle disgrafie semplici, ma successivamente si cronicizzano e diventano disturbi persistenti.
I disturbi legati alla disgrafia, talvolta, possono condizionare l’apprendimento in modo rilevante, l’eccessiva lentezza impedisce di completare i lavori e la scarsa leggibilità ostacola sia gli insegnanti nella correzione, sia gli allievi stessi, incapaci di leggere e quindi di correggere quanto hanno scritto.
La disgrafia comporta problemi anche dal punto di vista psicologico, eventuali continui rimproveri da parte di chi deve decifrare i compiti provocano frustrazione e senso di inadeguatezza dell’allievo e ciò può compromettere anche in modo rilevante gli esiti dell’apprendimento.
Le disgrafie specifiche possono essere di gravità diversa (lievi, medie, gravi) e possono essere distinte in
– disgrafie pure: non associate a disturbi di scrittura
– disgrafie associate: a disturbi di scrittura. In genere la gravità dei due tipi di disturbi non è correlata, ma in alcuni casi è possibile riscontrare sia gravi disgrafie sia gravi disturbi di scrittura.
Caratteristiche della disgrafia: cosa si deve osservare
Comportamento dell’allievo
– inclina il foglio;
– scrive contorcendosi;
– muove il foglio in continuazione;
– scrittura lenta o, meno frequentemente, troppo rapida.
Caratteristiche generali della scrittura
– segno grafico incerto, tremolante, insicuro;
– tracciato pesante;
– tracciato tenue, poco marcato;
– pendenza della scrittura verso destra o verso sinistra, in basso o “arrampicata” verso l’alto, grafia ascendente o grafia discendente;
– parola scomposta in frammenti o parole frammentate;
– grafia molto piccola o molto alta;
– lettere attaccate o staccate.
Organizzazione spaziale
– difficoltà ad occupare lo spazio del foglio per posizionare il segno grafico;
– difficoltà a scrivere nelle righe, per cui il corpo della lettera deborda dalle righe;
– l’allievo non mantiene la direzione orizzontale;
– eliminazione dei margini: margini assenti, non allineati, frastagliati, pendenti;
– poco spazio tra le lettere;
– troppo spazio tra le lettere, per cui le lettere di una parola sono tra loro staccate.
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