Sono frequenti i quadri misti; le sindromi da alterazione globale dello sviluppo psicologico hanno la precedenza quando sono presenti. I problemi maggiori nella diagnosi differenziale concernono la distinzione dai disturbi della condotta. La sindrome ipercinetica è diagnosticata con priorità rispetto al disturbo della condotta quando i suoi criteri sono soddisfatti. Tuttavia, l’iperattività e il deficit dell’attenzione di grado lieve sono frequenti nel disturbo della condotta.
Quando sono presenti sia le caratteristiche dell’iperattività che quelle del disturbo della condotta e l’iperattività è generalizzata e marcata si deve porre diagnosi di “disturbo ipercinetico della condotta (F90.1).
Un ulteriore problema nasce dal fatto che l’iperattività e il disturbo dell’attenzione, di un tipo piuttosto diverso da quello che è caratteristico di una sindrome ipercinetica, possono presentarsi come manifestazioni delle sindromi ansiose e depressive. Perciò l’irrequietezza che fa tipicamente parte di alcune sindromi depressive non deve portare alla diagnosi di sindrome ipercinetica.
Cosa suscita l’irrequietezza?
Allo stesso modo l’irrequietezza che è spesso parte di uno stato ansioso di grado marcato non deve portare a formulare una diagnosi di sindrome ipercinetica.
Se sono soddisfatti i criteri per una sindrome ansiosa (F40-F41-F43-F93), questa deve avere la precedenza sulla sindrome ipercinetica, a meno che non risulti chiara la presenza di quest’ultima, indicata da molti aspetti oltre all’irrequietezza. Similmente se sono soddisfatti i criteri per un disturbo dell’umore (F30-F39), la sindrome ipercinetica non deve essere diagnosticata in aggiunta semplicemente perché la concentrazione è indebolita e vi è agitazione psicomotoria.
La diagnosi di Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività esclude:
Sindrome da alterazione globale dello sviluppo psicologico (F84)
Disturbi d’ansia (F40,F41,F43 e F93 )
Disturbi dell’umore (F30-F39)
Schizofrenia (F20)