ADHD, come gestire gli studenti in classe e come favorire l’inclusione

L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da una persistente difficoltà nel mantenere l’attenzione, iperattività e impulsività. Queste caratteristiche possono influenzare significativamente la vita scolastica di uno studente, portando a una serie di problematiche che possono manifestarsi in diversi ambiti. Di seguito, una descrizione dettagliata e scientifica delle principali difficoltà che uno studente con ADHD può affrontare:

1. Difficoltà di Attenzione Sostenuta

  • Deficit di attenzione selettiva: Lo studente può avere difficoltà a focalizzarsi su un compito specifico, specialmente se questo è lungo, ripetitivo o poco stimolante. Questo può portare a errori di distrazione, omissioni di dettagli importanti e difficoltà nel seguire le istruzioni.
  • Facile distraibilità: Stimoli esterni (rumori, movimenti) o interni (pensieri intrusivi) possono distrarre facilmente lo studente, rendendo difficile mantenere la concentrazione durante le lezioni o nello studio.
  • Difficoltà nel passaggio dell’attenzione: Lo studente può avere problemi nel passare rapidamente da un compito all’altro, soprattutto se richiede un cambio di focus cognitivo (ad esempio, passare dalla lettura alla scrittura).

2. Iperattività

  • Eccessiva attività motoria: Lo studente può mostrare un bisogno costante di muoversi, agitarsi o alzarsi dal posto, anche in situazioni in cui è richiesta la quiete (ad esempio, durante le lezioni o i compiti a casa).
  • Difficoltà a rimanere seduto: Può essere difficile per lo studente rimanere seduto per periodi prolungati, il che può disturbare il flusso della lezione e creare tensioni con insegnanti e compagni.
  • Verbalizzazione eccessiva: Lo studente può parlare in modo eccessivo, interrompere gli altri o avere difficoltà a rispettare i turni di conversazione.

3. Impulsività

  • Difficoltà nel controllo degli impulsi: Lo studente può agire senza pensare alle conseguenze, ad esempio rispondendo alle domande prima che siano state completate o iniziando un compito senza aver letto tutte le istruzioni.
  • Comportamenti rischiosi: L’impulsività può portare a comportamenti rischiosi o inappropriati, sia in classe che durante le attività ricreative.
  • Difficoltà nel posticipare la gratificazione: Lo studente può avere problemi a rimandare la gratificazione, preferendo ricompense immediate piuttosto che obiettivi a lungo termine.

4. Difficoltà Organizzative e di Pianificazione

  • Scarsa gestione del tempo: Lo studente può avere difficoltà a stimare il tempo necessario per completare un compito o a rispettare le scadenze. Questo può portare a procrastinazione e a compiti incompleti.
  • Disorganizzazione: Può essere difficile per lo studente mantenere un ordine nel materiale scolastico, nei quaderni o nello spazio di lavoro, portando a perdite di tempo e frustrazione.
  • Difficoltà nel seguire routine: Le routine e le strutture possono essere difficili da mantenere, con conseguenti problemi nel seguire il programma scolastico o le regole della classe.

5. Difficoltà di Memoria di Lavoro

  • Memoria a breve termine: Lo studente può avere difficoltà a trattenere e manipolare informazioni nella memoria di lavoro, il che può influenzare la capacità di seguire istruzioni complesse o di risolvere problemi in modo sequenziale.
  • Dimenticanze frequenti: Può dimenticare compiti, materiali scolastici o appuntamenti, nonostante gli sforzi per ricordarli.

6. Problemi Emotivi e Comportamentali

  • Bassa autostima: Le difficoltà scolastiche e le critiche frequenti possono portare a una bassa autostima e a sentimenti di inadeguatezza.
  • Frustrazione e rabbia: Lo studente può sperimentare frustrazione e rabbia a causa delle difficoltà incontrate, che possono manifestarsi in comportamenti oppositivi o di sfida.
  • Ansia e depressione: Le continue sfide e il senso di fallimento possono portare a sintomi di ansia e depressione, che a loro volta possono peggiorare le difficoltà scolastiche.

7. Difficoltà Sociali

  • Problemi nelle relazioni con i pari: L’impulsività e l’iperattività possono portare a difficoltà nel mantenere amicizie o nel rispettare le regole sociali, con possibili esclusioni o conflitti.
  • Incomprensioni con gli insegnanti: Gli insegnanti possono interpretare i comportamenti dello studente come mancanza di impegno o disciplina, piuttosto che come sintomi di un disturbo, portando a punizioni o rimproveri che non tengono conto delle reali difficoltà.

8. Difficoltà Accademiche Specifiche

  • Lettura e scrittura: Lo studente può avere difficoltà nella lettura fluente, nella comprensione del testo o nella scrittura, specialmente se richiede pianificazione e organizzazione.
  • Matematica: Le difficoltà di attenzione e memoria di lavoro possono influenzare la capacità di risolvere problemi matematici, specialmente quelli che richiedono passaggi sequenziali.
  • Compiti a casa: I compiti a casa possono diventare una fonte di stress e conflitto, con difficoltà nel completarli in modo autonomo e tempestivo.

9. Fatica Cognitiva

  • Esaurimento mentale: Lo sforzo costante per mantenere l’attenzione e controllare l’impulsività può portare a una rapida fatica cognitiva, con conseguente riduzione della performance scolastica nel corso della giornata.
  • Difficoltà nel multitasking: Lo studente può avere difficoltà nel gestire più compiti contemporaneamente, come ascoltare la lezione e prendere appunti.

10. Impatto sull’Apprendimento a Lungo Termine

  • Lacune cumulative: Le difficoltà persistenti possono portare a lacune cumulative nelle conoscenze e nelle competenze, che possono diventare sempre più difficili da colmare con il passare del tempo.
  • Rischio di abbandono scolastico: Senza un adeguato supporto, lo studente con ADHD può essere a maggior rischio di abbandono scolastico o di ottenere risultati inferiori rispetto al proprio potenziale.

Considerazioni Finali

Le problematiche descritte possono variare notevolmente da studente a studente, in base alla gravità del disturbo, alla presenza di comorbidità (come disturbi dell’apprendimento, ansia o depressione) e al supporto ricevuto. È fondamentale che gli insegnanti, i genitori e i professionisti della salute mentale lavorino insieme per fornire strategie di supporto personalizzate, come piani educativi individualizzati (PEI), interventi comportamentali e, se necessario, trattamenti farmacologici, per aiutare lo studente a raggiungere il suo pieno potenziale accademico e sociale.

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